venerdì 9 marzo 2012

Curiosando nel web ho trovato questo link che parla di occupazione post laurea.

http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2011&corstipo=LS&ateneo=70063&facolta=469&gruppo=9&pa=70063&classe=11203&postcorso=0410104045800005&annolau=1&disaggregazione=tutti&LANG=it&CONFIG=occupazione

Oggi vorrei parlare di chi come me è un neolaureato nel campo della comunicazione pubblicitaria, del marketing e quant'altro.
Personalmente, prima ancora di laurearmi in comunicazione e pubblicità per le organizzazioni della facoltà di sociologia di Urbino, mi sono trasferito a Milano (la capitale italiana dell'advertising) con la speranza di poter intraprendere un percorso all'interno di una agenzia di comunicazione.


Ovviamente la prima cosa che ho fatto è stata quella di inviare i curriculum. Dopo circa 4 mesi le uniche risposte che ho avuto sono state: Egregio Signor Magistro, la ringraziamo per averci inviato il suo curriculum. Lo terremo senz’altro in considerazione in caso di future, eventuali esigenze.

Nella mia vita quotidiana mi è capitato spesso di incontrare persone nella mia stessa situazione. In particolare, mi ha colpito la storia di una ragazza, la quale mi raccontava di  aver  avuto un colloquio di lavoro in una agenzia  di comunicazione dove le chiedevano se aveva delle esperienze di lavoro. Fin qui sembra essere tutto normale, ma il problema era che questa ragazza doveva essere assunta come stagista.


La situazione mi sembra paradossale. Perché lo stage è un'attività scolastico/formativa, collocata in un ambiente di lavoro, con una presenza operativa non finalizzata alla produzione.


Un giovane laureato (come me) in comunicazione pubblicitaria, qualora trovasse uno stage, deve affrontare una serie di difficoltà per via dell'irrisoria paga che si percepisce come stagista e per la cospicua somma che deve investire per l'affitto di una stanza. Ciò significa che chi non ha la possibilità di affrontare queste spese può considerarsi fuori dal mercato e quindi rinunciare ad un sogno.


Capisco che in un periodo come questo, il paese deve affrontare una crisi economica senza precedenti, e che  la comunicazione, come il terziario più in generale, sono quelli che subiscono di più gli effetti negativi della situazione.


Spero solo che in futuro in neolaureati vengano presi più in considerazione, sfruttati di meno e pagati di più e che abbiano la possibilità di guardare al futuro con meno preoccupazioni e più speranze

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